Archive for November, 2007

Romanzi d’eccellenza

November 28, 2007

di Tiziano Scarpa

Siamo sempre di più. Scriviamo romanzi, oppure romanzi o, qualche volta, romanzi. Parecchi di noi riescono a pubblicare.
Che cosa è successo? Ci sono più scrittori rispetto a una volta? Sono aumentate le case editrici disposte a pubblicarli? La selezione è meno severa di mezzo secolo fa?
Sia quel che sia, il risultato non cambia: c’è stato un forte aumento di autori di narrativa negli ultimi vent’anni, e una proliferazione di titoli sul mercato. È un segno di vitalità culturale e allargamento dell’accesso alla parola pubblica. Molte più persone rispetto a un tempo possono proporre i loro scritti alla comunità. Ma qui non mi interessa ricavarne un giudizio etico o sociale. Vorrei cercare di esaminarne le conseguenze. (more…)

Giorgio Agamben: “Siamo tutti sospettati”

November 27, 2007

intervista di Andrea Cortellessa

Un filosofo e le politiche della sicurezza. “I governi ci considerano terroristi in potenza”

Presentando il «pacchetto sicurezza» all’indomani dell’omicidio di Giovanna Reggiani a Roma, il ministro dell’Interno Giuliano Amato disse che non occorreva «tirare in ballo la filosofia». Ma che ne pensano i filosofi? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Agamben, uno tra quelli che più ha riflettuto sui dispositivi della politica.

Le statistiche dicono che i delitti effettivamente perpetrati diminuiscono eppure nell’opinione pubblica cresce un senso di insicurezza. Perché la questione sicurezza è oggi la più sentita?

«Come già lo Stato di eccezione, oggi la Sicurezza è divenuta paradigma di governo. Per primo Michel Foucault, nel suo corso al Collège de France del 1977-78, ha indagato le origini del concetto mostrando come esso nasca nella pratica di governo dei Fisiocratici, alla vigilia della Rivoluzione francese. Il problema erano le carestie, che sino ad allora i governanti si erano sforzati di prevenire; secondo Quesnay occorre invece quella che definisce appunto “Sicurezza”: lasciare che le carestie avvengano per poi governarle nella direzione più opportuna. (more…)

Assiomi, corollari

November 26, 2007

di Marco Rovelli

Qualsiasi ragionamento sull’immigrazione, e sull’equazione sempre più consolidata nell’immaginario degli italiani tra clandestino e criminale, è destinato a fallire se non lo si fonda su alcuni assiomi. Premesse scontate, ma che nel “dibattito pubblico” sembrano non essere mai considerate.

1. Le migrazioni contemporanee sono un evento epocale, di cui occorre, semplicemente, prendere atto, e di cui è illusorio pensare di invertire il segno. Può certo causare scompensi, come ogni evento vero, come ogni fatto che cambia la struttura delle cose per qualche fattore essenziale: ma non si può dire: “si torni a prima”, come non si può tornare a un amore perduto. Occorre dunque, per prima cosa, una collettiva elaborazione del lutto. Ed è forse questo che impedisce a molti italiani di affrontare la realtà.

2. L’immigrazione in Italia non è cosa differente da quanto accade in altri paesi europei. Non ha dimensioni maggiori, tutt’altro (la Germania, ad esempio, ha in percentuale il doppio di popolazione immigrata rispetto all’Italia: 12% contro 6%). C’è solo stata una crescita più rapida che in altri paesi. (more…)

Appello: Un cambio di civiltà contro la violenza sulle donne

November 23, 2007

Contro la violenza sulle donne
il 24 novembre manifestazione a Roma

“La violenza contro le donne ci riguarda, prendiamo la parola come uomini», così affermava l’appello che un anno fa ha raccolto centinaia di adesioni rilanciando una presa di parola pubblica maschile contro la violenza e dando vita a molte esperienze di scambio e confronto sia tra uomini, sia con le donne.

Oggi, contro la violenza sessuata non ci sono più soltanto le donne. E’ cresciuto nel nostro paese un impegno di uomini, singoli, gruppi e associazioni, contro la violenza sessuale e per un cambiamento culturale e sociale nei modelli maschili e nei rapporti tra i sessi. Una presa di coscienza maschile che però stenta a divenire visibile e a determinare scelte politiche e comportamenti coerenti. Troppo spesso la denuncia della violenza contro le donne da parte della politica e dei mezzi di informazione tende a occultare questa necessità e veicola messaggi e valori ostili alla libertà delle persone di progettare la propria vita oltre gli stereotipi e le rappresentazioni dei ruoli sessuali, gerarchiche e fisse. (more…)

Poliscritture: presentazione

November 15, 2007

 

LIBRERIA ODRADEK

Viale Principe Eugenio 28 – Milano

Venerdì 23 novembre ore 18

LA REDAZIONE DI POLISCRITTURE

Rivista di ricerca e cultura critica

Presenta il N.3 – Novembre 2007

TESTI DI:

ABATE – BEVILACQUA – CANI – CONSERVA – CORSI

DESIDERI – DE SANTIS – FERRIERI – GALLI – GRANDINETTI

JANÉS – LUPERINI – MANGANO – MORALE – MURACA

ORSOMARSO – PARIZZI – ROSSANI – RUSSO – SALZARULO

TAGLIAFERRI – TAGLIAFIERRO – TERZO – SPERANZA

SU:

immigrazione-Gomorra di Saviano-questione meridionale oggi-voci femminili messe a tacere-sublimità contemporanee-Birmania 2007-Armenia-storie di confino e internamento in Irpinia-poesie e memorie del Sud-il film La donnaccia-la narrativa di Carmine Abate-L’incontro e il caso di Luperini-Adorno, Fortini, Gryphius, Alciati-metastoria-la rivista «Ora locale»-la questione urbanistica-ebrei americani dissidenti e politica israeliana-discutere di/con Poliscritture

Il triangolo nero

November 15, 2007

Violenza, propaganda e deportazione. Un manifesto di scrittori, artisti e intellettuali contro la violenza su rom, rumeni e donne

La storia recente di questo paese è un susseguirsi di campagne d’allarme, sempre più ravvicinate e avvolte di frastuono. Le campane suonano a martello, le parole dei demagoghi appiccano incendi, una nazione coi nervi a fior di pelle risponde a ogni stimolo creando “emergenze” e additando capri espiatori.
Una donna è stata violentata e uccisa a Roma. L’omicida è sicuramente un uomo, forse un rumeno. Rumena è la donna che, sdraiandosi in strada per fermare un autobus che non rallentava, ha cercato di salvare quella vita. L’odioso crimine scuote l’Italia, il gesto di altruismo viene rimosso. (more…)

Romania fa rima con etnia?

November 11, 2007

Grandi discussioni sui temi della legalità e della sicurezza, legati in particolare alla vicenda dell’uccisione di Giovanna Reggiani.
Può essere utile per prima cosa, ai fini di una riflessione maggiormente equilibrata, dare un’occhiata ai dati ufficiali sull’andamento generale della criminalità nel nostro Paese.

Chi desiderasse un’informazione dettagliata su una vicenda esemplare, può seguire l’attività svolta dal Circolo Pasolini di Pavia.
Per intanto propongo alcuni tra i tanti articoli usciti in rete in questi giorni.
Qui è possibile leggere la voce di alcune donne.
E qui si possono leggere finalmente le novità sui progetti dello Stato italiano!

Romania fa rima con etnia?
di Valerio Evangelisti

L’identità dei rumeni è tale da rendere difficoltose le campagne d’odio razziste cui siamo ormai abituati. Sono di pelle bianca. Sono in maggioranza di fede cristiana (sia pure nelle variante greco-ortodossa). Parlano una lingua che discende in linea diretta dal latino. Fanno parte dell’Unione Europea.
Non si possono applicare loro, insomma, i consueti alibi che giustificano il razzismo dilagante in questa porcheria di paese: lo “scontro di civiltà”, la “lotta al terrorismo”, la differenza di culture, e via delirando. I rumeni si chiamano così proprio per l’impronta lasciata loro dall’annessione a Roma – ammesso che simili argomenti abbiano un senso. Continua (more…)

Pace contro guerra

November 5, 2007

Giovedì 8 novembre alle ore 18 al Museo della Permanente di Milano, Via Turati 34, sarà presentata l’antologia Poesia contro guerra, Edizioni Punto Rosso, curata da Antonella Doria, con l’intervento di Dario Fo.

Nella prima sezione sono inclusi testi di poeti classici del primo Novecento, nella seconda parte testi di 25 poeti contemporanei, da Abate a Viviani, da Oppezzo a Romanò a Vaccaro.
Interventi al flauto di Adalberto Borioli.

I poeti in tempo di guerra non tremano abbastanza
di Ennio Abate


Io questa mattina mi sono ferito
a un gambo di rosa, pungendomi il dito.

Lontano lontano si fanno la guerra
Il sangue degli altri si sparge per terra[1].

Era qui a Milano una volta il poeta
coi suoi libri, una rosa in un bicchiere e la radio spenta.
Le grida nelle nostre piazze e gli spari
di botto eran cessati.
Altrove i guerrieri ammazzavano, torturavano ora
sempre lasciando una vittima viva
una donna di solito che piangendo narrasse.
Il poeta tremante ascoltò. Invece di una poesia
scrisse sette amare canzonette e poi morì. (more…)

Emilia

November 2, 2007

di Helena Janeczek

Di Emilia, persino i figli dicono che è “un po’ tocca”. Ossia: che è pazza. Emilia è quella che ha fermato un autobus per denunciare il carnefice di Giovanna Reggiani. L’ha fermato piazzandosi in mezzo alla strada. Secondo gli investigatori, diceva solo “Mailat, Mailat”.

Non parla italiano. Vive – viveva – nello stesso accampamento di Nicolae Mailat, lo schifo di baracche i mezzo alla sterpaglia di Torre Quinto che sta per essere raso al suolo.

Ma Emilia non è più lì a stipare nelle borse di plastica quel che bisogna portar via prima che arrivino le ruspe. E’ stata condotta “in luogo protetto”, perché la sua denuncia l’avrebbe esposta a rischi.

A queste informazioni è riservata una trentina di righe in alto a destra della terza pagina di la Repubblica di oggi, 2.11.2007. E basta. (more…)