Archive for March, 2008

Appello all’OSCE

March 29, 2008

In Sicilia non esistono le condizioni minime che consentano elezioni libere.

Affermo ciò alla luce di quanto successo alle elezioni comunali di Palermo del 2007 (documentato da filmati e argomento di una interpellanza parlamentare) e alle elezioni politiche del 2006.

Gran parte del territorio siciliano è controllato dalla criminalità organizzata e numerosi sono i casi di politici e amministratori collusi. Comitati d’affari fatti di imprenditori, politici e mafiosi tengono strettamente in pugno il potere.

Una non democrazia non può consentire che elezioni libere possano cacciarla via. Pertanto, utilizza ogni mezzo possibile per controllare il voto.

Alle scorse elezioni comunali, secondo l’interpellanza parlamentare, si sono registrate numerose gravissime irregolarità, prima, durante e dopo il voto.

Alcune di esse:

– al momento dell’insediamento dei seggi la domenica mattina, i plichi di schede risultavano aperti in molte sezioni e nella quasi totalità di tali casi da una a 100 schede risultavano mancanti. Ciò è gravissimo perché le schede mancanti possono essere utilizzate per far votare fuori dai seggi secondo le proprie indicazioni e sotto lo stretto controllo di uomini di Cosa nostra;

– in alcune sezioni sono stati rinvenuti nell’urna e regolarmente spogliati pacchetti anche di 160 schede che risulterebbero tutte votate dalla stessa mano e con la stessa grafia, in favore del medesimo candidato, e per di più con matite non corrispondenti a quelle copiative in dotazione ai seggi;

– in alcune ore (soprattutto la mattina presto) si è registrata una formale elevatissima affluenza di elettori che non appare sia stata corrispondente a un effettivo sovraffollamento dei seggi;

– diversi elettori sarebbero stati sorpresi all’interno delle cabine di voto intenti a fotografare la propria scheda con telefonini;

Maggiori dettagli sulle irregolarità possono essere letti qui.

Inoltre, è assai probabile che scrutatori poco ligi al dovere abbiano votato le schede bianche per i partiti e i candidati che sono stati loro segnalati da Cosa nostra, sia alle Comunali del 2007 sia alle Politiche del 2006.

Peraltro, la scelta degli scrutatori, a seguito di una scriteriata legge approvata alcuni anni fa dal centrodestra, non avviene più per sorteggio ma per nomina. In Sicilia, gli scrutatori sono nominati da una commissione presieduta da un dirigente del partito Udc, lo stesso partito dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e di molti altri politici dalle frequentazioni ambigue, molti dei quali arrestati o indagati per mafia.

Il rischio di trovarsi intere sezioni elettorali controllate da uomini di partito è molto serio. Il rischio che il voto di queste sezioni elettorali sia completamente falsato a favore dello stesso partito è altissimo.

A seguito di tutto ciò, in quanto libero cittadino, ritengo indispensabile che le prossime elezioni regionali siano monitorate dall’OSCE e pertanto chiedo l’invio degli osservatori.

Antonio Pagliaro
Aderiscono: Nicolò La Rocca, Francesca Mazzucato, Vins Gallico, Livio Romano, Angelo Petrella, Elisa Bolchi, Remo Bassini, Filippo Bologna, Sauro Sandroni, Stefano Sgambati, Edo Grandinetti, Elisabetta Rubicone, Benny Calasanzio, Ribera online, Antonio Consoli, Marco Di Porto, Wilmer Comin, Luca Pettinelli.

Per le adesioni qui.

L’ombra in poesia, Appunti su “Verbale” di Michele Ranchetti

March 19, 2008

di Ennio Abate

Michele Ranchetti (1925-2008), studioso di storia della Chiesa, di Wittgenstein, Heidegger e Freud, saggista, poeta, traduttore di Celan e Rilke, è morto il 2 febbraio. L’avevo interrogato nel 2005 per «Poliscritture» (Cfr. n. zero, maggio 2005 o su http://www.poliscritture.it) su Non c’è più religione (Garzanti 2003), libro in cui svolgeva un discorso drastico e spietato su quello che più tardi avrebbe chiamato «il disagio nella civiltà cristiana» (Cfr. il numero monografico de «L’ospite ingrato», 2, 2006, da lui curato). Con questi appunti sull’immagine che mi sono costruita di lui e la poesia del suo Verbale (Garzanti 2001) qui lo ricordo. [E.A.]

Ora già tutto è diventato breve:
la luce, il passo e lo stesso mio corpo
e breve è il tempo e breve la distanza
tra me e la fine se anche la durata
della vita è immensa
(Ranchetti, Verbale)

1.
Ranchetti, uomo cresciuto interamente nell’epoca del Libro, espone in Verbale una verità quasi insopportabile. Ci cozzo contro quando leggo versi come questi: «tu vivi, viviamo, nell’altro / lato del foglio che riceve il senso / dal suo contrario e quando tu lo vedi / è tardi per la vita, hai compiuto / tutto il tragitto, sei al di là / di te stesso, sei te stesso morto». Tale verità egli la coglie in quei «momenti di un giro a vuoto mentale» permessi solo dalla poesia e non è «trasmettibile, né convertibile in una forma diversa (filosofica, religiosa, estetica)». Non può dunque essere “narrata” o “spiegata” (il che comporterebbe una distensione temporale più o meno arbitrariamente decisa). Per lui può essere fissata soltanto in «momenti (frammenti)». E perciò Verbale non è il rendiconto di uno scienziato: quella verità, rimuginata dentro per una vita intera e tutta interiore, ha solo in superficie tratti oggettivi; va sentita; a descriverla sfugge o appare ovvia, banale.
(continua)

Se un voto si compra con cinquanta euro

March 17, 2008

di Roberto Saviano

NESSUNO vincerà le elezioni in Italia. Nessuno. Perché finora tutti sembrano ignorare una questione fondamentale che si chiama “organizzazioni criminali” e ancor più “economia criminale”. Non molto tempo fa il rapporto di Confesercenti valutò il fatturato delle mafie intorno a 90 miliardi di euro, pari al 7 per cento del Pil, l’equivalente di cinque manovre finanziarie. Il titolo “La mafia s. p. a. è la più grande impresa italiana” fece il giro di tutti i giornali del mondo, eppure in campagna elettorale nessuno ne ha parlato ancora.

E nessuna parte politica sino a oggi è riuscita a prescindere dalla relazione con il potere economico dei clan. Mettersi contro di loro significa non solo perdere consenso e voti, ma anche avere difficoltà a realizzare opere pubbliche. (more…)

Qui – appunti dal presente

March 6, 2008

E’ uscito il nuovo numero, del Febbraio 2008, di Qui – appunti dal presente, dedicato a Il diario di Hao Wu: un cinese di fronte al cambiamento del suo paese. La rivista sarà presentata giovedì 13 marzo alle ore 21 presso la biblioteca di viale Tibaldi a Milano. Premessa di Massimo Parizzi (direttore della rivista), letture di Chiara Maffioletti e Marina Massenz.

Sulla rivista

Questa rivista è nata nel 1999 per raccogliere testimonianze, descrizioni, osservazioni, riflessioni sul tempo privato-pubblico che viviamo in qualunque forma la scrittura consenta: appunti, poesie, racconti, lettere, saggi, pagine di diario ecc. Dal numero uscito nel febbraio 2005 è divenuta, privilegiando una delle forme che ha sempre praticato, un diario. Viene pubblicata anche in un’edizione in inglese e i suoi collaboratori sono, e saranno sempre di più, persone che vivono in diversi paesi del mondo. Non vuole più essere, cioè, una rivista ‘italiana’. Perché? È semplice: perché vuole parlare di noi, e da tempo ormai, e sempre di più, quando diciamo ‘noi’ non pensiamo a noi italiani. (more…)

Orrore e poesia del reale nell’ultima visionaria

March 4, 2008

Si terrà domenica 9 marzo 2008 a Ischia il convegno

ANNA MARIA ORTESE
dieci anni dopo

Orrore e poesia del reale nell’ultima visionaria

8c1b263a6b8a75cfef39ddb00058a4a0.jpg

Curata da Giorgio Di Costanzo, la giornata di studio prevede, tra le altre iniziative, interventi di:

Luca Clerici
(Il lungo viaggio di Anna Maria Ortese)
Giorgio Di Costanzo
(“Mio fratello bambino” – Lettere a un giovane ischitano)
Goffredo Fofi
(Le voci inascoltate)
Franz Haas
(“Un solo libro ho scritto”: Anna Maria Ortese e il suo romanzo Il porto di Toledo)

Biblioteca Comunale Antoniana, ore 10.30 e ore 17.0